Nutrizione artificiale, “Piemonte all’avanguardia”
La rete della strutture di dietetica e nutrizione clinica della Regione Piemonte è all’avanguardia in Italia. Almeno così ha sostenuto la Regione, oggi, nel corso del 3° convegno nazionale sulla nutrizione artificiale nella vita e alla fine della vita che si è svolto ieri ed oggi a Torino, nell’aula magna del Politecnico, organizzato da Cittadinanzattiva Toscana. Alla tavola rotonda di ieri è intervenuto l’assessore regionale alla Sanità, Ugo Cavallera.
L’obiettivo della Regione è spostare sempre più la nutrizione artificiale dall’ospedale all’abitazione dei pazienti. “Il progressivo aumento delle malattie croniche e degenerative – ha ricordato l’assessore – che richiedono interventi ad elevata complessità clinico assistenziale, pone l’esigenza di organizzare risposte integrate, centrate sui bisogni dei pazienti e di chi li assiste, unitarie nel modo in cui vengono erogate. Una di queste risposte è, appunto, rappresentata dalla nutrizione artificiale. Quando necessario, deve essere proseguita dall’ospedale al domicilio, riducendo i costi globali del trattamento e influendo sensibilmente sulla qualità di vita del paziente”.
Il Piano sanitario nazionale 2003-2005 aveva evidenziato la necessità di garantire ad ogni paziente un intervento adeguato dal punto di vista nutrizionale a livello territoriale e ospedaliero. La Regione aveva così recepito quanto disposto dal Piano sanitario nazionale individuando, nel 2003, i centri ospedalieri della propria rete regionale delle strutture di dietetica e nutrizione clinica, aggiornata e formalizzata nel 2010, per ottimizzare la nutrizione artificiale ospedaliera e domiciliare, sia per l’età pediatrica, che per l’età adulta.
“Ancora oggi – sostiene ancora Cavallera – il Piemonte è all’avanguardia nei percorsi di nutrizione clinica, sia dal punto di vista assistenziale, sia da quello gestionale e organizzativo. Nell’ottica dell’assistenza in rete, in base alla quale il paziente non deve mai essere abbandonato nel suo percorso, ma ha bisogno di essere costantemente seguito e accompagnato in ogni fase della sua malattia, la rete di dietetica e nutrizione clinica copre l’intero territorio regionale e offre assistenza trasversale ad ogni ambito di malattia, in cui il controllo nutrizionale del paziente è essenziale alla sua guarigione”.
L’assessore ha assicurato il proprio impegno su questi temi, in sede di Conferenza delle Regioni, dove si sta discutendo il nuovo Patto per la Salute e la revisione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza). Il problema è soprattutto di risorse: senza soldi non si fa nessuna nutrizione domiciliare.